La messa a Laturo: è storia

Dopo 50 anni dall’ultima celebrazione per gli eredi e per una funzione ufficiale del Parroco Don Beppe Piccioni a Laturo, ieri 14 Luglio si è scritta un’altra importante storia per il castellano.

Una cerimonia densa di significato che ha visto presenti quasi 100 persone. Un evento simbolico utile a sensibilizzare i presenti e assenti sul fatto che è ora di invertire una tendenza: occupiamoci di Laturo salvando più edifici possibile, partendo proprio dal suo luogo di culto
Il momento economico in cui versa il paese non lascia spazio a sogni del genere, ma qualcuno può e deve ancora farlo. Ricreare Laturo e la sua identità che parte dalla chiesa è un messaggio di speranza e di rinascita di tutta l’area.

Un grazie infinito a tutti, Don Piccioni in primis, per aver contribuito a regalarci un momento forse irripetibile. La raccolta fondi utili a salvare la chiesetta sarà a breve rendicontata nel sito e in caso non fosse sufficiente ci impegneremo anche in questo 2013 a raccogliere fondi per un restauro dall’estate 2014.

Per le foto andate sulla Pagina Facebook “Amici di Laturo” e gruppo “Borgo di Laturo”.

Grazie a tutti.

One comment to “La messa a Laturo: è storia”

  1. Confesso che avevo qualche dubbio sulle presenze numeriche a questo evento, considerando che l’invito era rivolto a persone anziane e visto che a Laturo si arriva solo a piedi. Invece è’ stata una lunga e splendida giornata iniziata già una settimana prima con un grande lavoro di sfalcio degli accessi, ripristino e pulizia di una chiesetta abbandonata da troppo tempo e dove anche le mattonelle del pavimento erano saltate. Il tocco finale è stato l’addobbo realizzato con i fiori raccolti sul posto. Per l’ennesima volta siamo stati in ansia per il meteo che minacciava acquazzoni e forse ha tenuto lontano i più prudenti, ma dopo qualche goccia nella prima parte della mattinata, il sole è uscito fuori a illuminare l’arrivo dei primi coraggiosi. Al termine della funzione religiosa si è rimasti a lungo nel borgo, girando da un capannello all’altro, ascoltando e raccontando storie in cui si intrecciavano parentele, ricordi, gioie e dolori, mentre il punto di ristoro con porchetta e bevande funzionava alla grande. Grazie a chi ha generosamente contribuito alla raccolta fondi per il restauro della chiesetta e grazie a tutti i partecipanti. Federico: ti rendi conto di cosa hai combinato?

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