Il Primo restauro (2011)

CASA “IL GAFIO”

Dopo 50 anni di abbandono ed estenuanti trattative si concretizza l’acquisizione della prima casa a Laturo da salvare. Un amore folgorante che, in pochi mesi e tra pochi amici, ci porta ad iniziare il restauro più difficile della nostra vita e successivamente a costituire l’attuale Associazione “Amici di Laturo”: Casa “Il Gafio”.

Un Restauro rigorosamente conservativo e rispettoso dell’ambiente, volto a conservare tutta la bellezza e l’ architettura originaria delle case in pietra del Borgo e a rivalorizzare la tradizione: travature in castagno o rovere locale; rinforzi strutturali con malte naturali; ricostruzione fedele del balcone tipico della Valle (il cosidetto Gafio, di origine longobarda); recupero e riutilizzo dei coppi antichi e originali del Borgo; recupero e riutilizzo delle travi in legno antico di Laturo; recupero del cotto e dei conci in pietra arenaria del Borgo per il rifacimento di angoli; recupero e riutilizzo di piedritti e architravi in pietra, eccetera …

Non essendoci mai stata elettricità, acqua per gli impasti e una vera e propria strada per raggiungere il Borgo di Laturo, il trasporto del restante materiale necessario alla ristrutturazione è stato portato dapprima con trattori e fuoristrada attrezzati nel punto più vicino al Borgo tramite una difficile, tortuosa pista di taglialegna percorribile solo in estate, successivamente il trasporto è avvenuto completamente a mano, sia dell’acqua (che veniva presa giù nel fosso) che del materiale da costruzione. Solo nel 2013 verrà ripristinato temporaneamente il fontanile del Borgo.

Ogni volta che vi è stato un restauro a Laturo, il lavoro di accantieramento, oltre ad essere una operazione dispendiosa, è sempre un’estenuante organizzazione logistica di persone, meteo e altre avversità: nonostante ciò, siamo molto orgogliosi, oggi, di ciò che abbiamo fatto perchè abbiamo dimostrato, concretamente, che l’assenza di elettricità e di una strada a Laturo(gli abitanti di Laturo non l’hanno mai avuta) non è né un limite né una condanna, ma il valore aggiunto che sospende Laturo nel tempo, – il carattere distintivo che distingue questo Borgo dagli altri Borghi fantasma dell’Appennino.

Un ringraziamento speciale va al mastro della pietra Mario Ciccanti, originario del vicino ed ex borgo abbandonato di Settecerri: lavorando fianco a fianco, dormendo nelle stalle di laturo, grazie a lui anche questo è stato reso possibile… ed il sogno continua perchè da quel giorno abbiamo restaurato anche la cappellina di Laturo e altre 2 case centrali al Borgo : Casa “la rinascita” e casa “la lanterna”.

Alcune foto di quel periodo e alcuni Prima e Dopo                                                                                  Martina De Gregoris