Un Viaggio sotto le stelle e un Muretto a secco

Astrofilo Stefano a Laturo nel montaggio del telescopio prima che faccia notte
UN EVENTO RISERVATO AGLI ASSOCIATI – Lo scorso weekend si è svolto il rifacimento di un muretto a secco e diverse manutenzioni al Borgo, con la partecipazione di tutti gli associati Amici di Laturo che hanno passato una magica notte nelle antiche case o sotto il cielo stellato di Laturo.
Ma non solo quello: oltre ai vari lavori di rifacimento di un muretto a secco, di manutenzione sentieri e sistemazione di orti e api, ci siamo regalati una meravigliosa notte sotto le stelle con il telescopio professionale dell’astrofilo Stefano Contadini con il quale abbiamo potuto realizzare un viaggio, materiale e spirituale, nel tempo e nello spazio per contemplare l'”infinitamente grande” sopra di noi… sdraiati sui prati e avvolti dal buio e da calde coperte.
Rifare un muretto a secco prima inesistente, oltre ad essere un lavoro lungo e complesso, è per noi una forma di rispetto per quegli anziani che hanno costruito un Borgo così bello e ci hanno lasciato le loro maestrie, posate pietra su pietra, senza l’uso di malte cementizie. Grazie a chi con umiltà e sotto il sole lo scorso weekend si è spaccato la schiena insieme a noi. Per Laturo.
Martina
- Federico Panchetti conduce il rifacimento
- Federico Panchetti















Giornata a dir poco “epica”. Pulizia dello storico sentiero Valzo-Laturo, messa in sicurezza delle parti franose con interventi di stabilizzazione del battuto attraverso tronchi trasversali fissati a terra. Allargamento delle strettoie, sfalcio di erba e rami. Grazie a tutti i partecipanti, queste opere fanno bene al territorio ma anche all’anima, solo a 
















































<<Domenica scorsa a Laturo si è svolto un Corso di Cesteria. Gestito da
Il cestaio tra i tanti mestieri minori e dimenticati era un cardine delle genti di montagna in appennino e nelle alpi. Gerli, sedie, damigiane, cesti, recinzioni, divisori e coperture per solai in edilizia, creati con noccioli, frassini, olmi, salici, viburni, avevano la mano esperta di un intrecciatore. Il suo mestiere veniva barattato con altri mestieri, utili e fondamentali per la sopravvivenza nel luogo nelle 4 stagioni. Domenica 17 giugno, quindi, chi ha partecipato a quel corso in quel luogo cosi’ scomodo si è, in primis, posato un piccolo tassello verso un cambio vita, verso un’ autosufficenza montana.
A molti farà sorridere, ma chi decidesse di invertire l’abbandono e ritornare tra i monti, da oggi ha in mano un qualcosa in più. Rodolfo stesso, ci ha raccontato che alcuni suoi allievi con 3 corsi intensi, hanno iniziato a fare mercati e campare di quello. Non ci si arricchisce ovvio, ma si vive con dignità e si crea qualcosa di utile, di prezioso.. Sperando di replicare a breve con un secondo livello,ringrazio chi ha partecipato e chi ha sognato e lavorato per la sua perfetta riuscita.>> Federico



































































